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venerdì 7 maggio 2010

Il film è in sala al Nuovo Olimpia di Roma

Siamo in sala al Nuovo Olimpia di Roma!


Alin, Masha e Nader immigrati di seconda generazione
Non consideratelo solo un film sui figli degli immigrati, sull’identità degli immigrati di seconda generazione, ma anche una pellicola sugli adolescenti e i loro conflitti con la scuola e la famiglia. Non c’è alcuna retorica buonista, racconto senza esprimere giudizi”. Così il 31enne regista Claudio Giovannesi, esordio nel lungometraggio con La casa sulle nuvole, parla del suo documentario Fratelli d’Italia, in sala il 7 maggio distribuito da Cinecittà Luce e menzione speciale della giuria del Festival di Roma, sezione L’altro cinema-Extra, “per lo sguardo sorprendente e incalzante con il quale entra nella vita vera di tre adolescenti figli di immigrati”.

Il rumeno Alin, la bielorussa Masha e l’egiziano Nader, tutti e tre allievi dell’Istituto statale ‘Toscanelli’ di Ostia, peraltro cittadini italiani, sono i protagonisti autentici e straordinari, con il loro accento romanesco miscelato con la lingua d’origine, delle loro vite quotidiane da adolescenti. La cinepresa li pedina in questa loro complessa età di passaggio, che prepara l’ingresso tra gli adulti, fatta di contrasti con le regole richieste da genitori e scuola, di difficili compromessi con la loro origine e con le tradizioni straniere cui appartengono.

Fratelli d’Italia è un documentario anomalo che s’avvicina alla finzione, e ho raccontato la vita di questi tre ragazzi negli interni di famiglia, nelle aule scolastiche e in gruppo con gli amici. Prima delle riprese ho conosciuto nella scuola di Ostia le storie di numerosi ragazzi e una volta scelte le vicende più interessanti, ho chiesto ai soggetti di non esibirsi e dimenticare la presenza della camera”.
E il risultato è uno straordinario spaccato di una società multietnica, soprattutto il terzo e più articolato episodio con il giovane Nader, nato a Roma, alle prese con l’educazione musulmana della famiglia che lo vorrebbe vedere insieme a una ragazza della sua stessa fede religiosa e non a un’italiana.

“Il confine che mi sono dato durante le riprese è stato di far accadere le cose che potevano accadere – spiega il regista – e poiché ritengo peggiore la menzogna o la bugia ho lasciato nel film la bestemmia, le frasi contro gli ebrei e i neri, quelle pronunciate dall’amico di Nader simpatizzante di Forza nuova”.
Giovannesi spiega poi di aver sviluppato un suo precedente documentario Welcome Bucarest (2007), premiato ai Festival di Bellaria e di Salina, con protagonista un giovane rumeno. Il produttore Giorgio Valente (Il Labirinto) gli ha poi fatto conoscere la realtà dell’Istituto Toscanelli dove più del 15 per cento degli studenti è di origine straniera, scuola inoltre selezionata per il Progetto Educinema sul linguaggio audiovisivo, sostenuto dall’assessorato alla Cultura della Regione Lazio.

Per ora il documentario esce in 5 copie, in attesa di vedere l’accoglienza in sala. “Intendiamo seguire lo stesso percorso de La bocca del lupo il documentario di Pietro Marcello, sapendo che abbiamo il compito come Cinecittà Luce di distribuire opere come quella di Giovannesi”, afferma l’amministratore delegato Luciano Sovena.
Già ora e per il prossimo anno scolastico è possibile organizzare delle matinées di Fratelli d’Italia per gli studenti delle scuole medie superiori.

Per prenotarsi è disponibile il Numero Verde 800144961. Il sito del film http://www.fratelliditaliailfilm.it/ propone una sezione Progetto Scuole con alcun contributi utili per una preparazione alla visione o per dibattiti successivi.

dal sito di Cinecittà Luce
Sin d’ora e per l’intero prossimo anno scolastico 2010-2011 è possibile organizzare delle matinées rivolte agli studenti delle scuole superiori in tutta Italia.
Per le prenotazioni è disponibile il Numero Verde 800 144 961.